Riflessione
Io ho un blog, un blog da freelance in cui non ho ancora scritto un solo tutorial su come eliminare rughe e imperfezioni da un selfie con Photoshop, ad esempio.
Neanche una mini guida su come condividere lo stesso selfie su Facebook o su come è possibile preparare la cena mentre si carica un video di 1 GB su Youtube.
Per il posizionamento organico del mio blog urge un cambiamento di strategia; devo assolutamente smettere di scrivere del più e del meno e occuparmi di cose serie.
Devo entrare nella SERP di Google con qualche query di ricerca che non sia “Freelance svizzeroumbromilanese”.
Devo assolutamente pensare a Google, agli snippet, al SEO, alle Keywords se voglio essere presa sul serio e diventare una guru di riferimento del web e trovare tanti clienti.
Oggi quindi scriverò il mio primo tutorial for dummy puntando su una keyword che, dopo un’attenta analisi, risulta avere un altissimo volume di ricerca: Il Ripristino.
Effettuare un ripristino
Il ripristino, da qualsiasi punto di vista lo si consideri, è un’azione più o meno complessa, che riporta qualcosa ad uno stato antecedente ad un determinato evento.
Tutti prima o poi hanno bisogno di sapere come si effettua un ripristino, quindi, queste poche righe che vado a scrivere (sperando che Google le consideri contenuto originale) saranno utili, oltre al posizionamento del mio sito, anche a chi dopo l’installazione di un software di poker on line, ha reso il proprio sistema operativo instabile, ma anche a chi si è ritrovato il proprio sito di ricette su WordPress infettato da un hacker.
Il Ripristino delle configurazioni di sistema nei PC permette di riportare il sistema ad uno stato precedente se qualcosa s’inceppa, o se le normali operazioni di elaborazione del computer rallentano (se impiega 20 minuti ad accendersi il ripristino è fortemente consigliato).
Sappiate che Il ripristino non influisce sui vostri file personali, non vengono cancellati, nè modificati. Il ripristino riporta semplicemente ad uno stato precedente i driver, i programmi e i file che governano il funzionamento del sistema. Per non correre rischi, consiglio sempre comunque un bel backup (backup: argomento fondamentale quanto il ripristino di cui dovrò prima o poi parlare).
Quindi andate tranquilli, se qualcosa non funziona cercate e cliccate il pulsante “Ripristino” e andate avanti nella procedura guidata. Prendetevi del tempo, è probabile che tutto torni a funzionare correttamente.
Ripristinare un sito hackerato
Se invece qualche hacker si è divertito con il vostro sito di ricette, la procedura di ripristino di un sito WordPress richiede un po’ più d’impegno, ma sostanzialmente anche in questo caso è sufficiente recuperare un backup (forse avrei dovuto parlare prima dell’importanza del backup), cancellare i file “infetti” e ricaricare i file “puliti”.
Consiglio in questo caso di verificare attentamente quali backdoor (altro argomento di cui dovrò parlare, ma che richiede, un più alto livello di concentrazione) l’hacker ha bypassato per superare le normali difese del sistema. Adottate immediatamente tutte le strategie di sicurezza necessarie perché il problema non si ripresenti e mai più alcun codice malevolo si insinui fra le vostre pagine web.
Conclusioni
È mio pensiero personale che comunque, anche se si effettua il più minuzioso dei backup, riportare qualcosa esattamente ad uno stato antecedente non è mai del tutto possibile. Qualcosa si perde sempre o qualche file rimane irrimediabilmente corrotto, confuso e incastrato nei byte di quel lasso di tempo che intercorre tra il prima e il dopo.